Sole, sole, sole! Finalmente dopo tanta pioggia e anche neve, il
sole primaverile ha deciso di farsi vivo prepotentemente questo week end.
Appena ho scorto questo meraviglioso raggio di luce dalla finestra della camera
da letto, ho subito pensato “Ah ah, non mi scappi!” Per cui mi sono vestita
subito, mi sono catapultata in strada, ho messo l’I-pod nelle orecchie e sono
arrivata a Napoli dove ad attendermi c’era la mia compagna di avventure T. e il
suo scooter.
Scena: io, T., scooter, sole e Napoli. Una combinazione vincente
per andare in giro tra i vicoletti del centro storico e tra le vie più famose
dello shopping napoletano. In realtà avevo sentito che questo week end si
sarebbe celebrata la 21esima giornata di primavera FAI durante la quale
palazzi, chiese, castelli e parchi generalmente chiusi al pubblico sono aperti
e gratuiti. Non potevo perdermi quest’opportunità in una città che brulica
d’arte.
Eravamo diretti al Museo Archeologico di Napoli quando il nostro
mezzo di trasporto comincia a fare i capricci perdendo benzina. Ora, mettete
due donzelle che si intendono di motori come un bambino si intende di fisica
nucleare e capirete come ci sentavamo in quel momento: panico! Temevamo
un’esplosione imminente, una nube tossica, l’Apocalisse… Per cui abbiamo velocemente
svoltato in un vicoletto dove c’era un meccanico per moto, quando ci siamo
imbattute in un gruppo di ragazzi devoti alla Madonna dell’Arco. Non so da
quale parte d’Italia o del mondo state leggendo questo post, ma vi assicuro che
i devoti della Madonna dell’Arco sono una delle cose più folkloristiche di
Napoli e provincia: ragazzi generalmente vestiti di bianco con una fascia
azzurra in stile “Miss Italia” e una rossa in vita che sorreggono uno stendardo
raffigurante la Madonna di appartenenza. Questi ragazzi, detti fuienti, attraverso una sorta di riti, canti
e cori molto particolari si riversano in strada e richiamano l’attenzione del
centro abitato ottenendo talvolta numerose offerte. Detta così, questa cosa può
sembrare un po’ strana, ma vi assicuro che è una manifestazione religiosa molto
sentita da queste parti. Se volete saperne di più, potete trovare qualcosa di
molto più dettagliato qui.
Io e T. siamo capitate in mezzo a un gruppo di fuienti un po’ più moderno, più
neomelodico grazie a giubbini di pelle e nike blazer che donano un’aria a metà tra
Marco Marfè e One Direction. Dopo esserci sincerate che il nostro scooter non
soffriva di nessuna malattia abominevole, siamo andate nel cuore del centro
storico, a Piazza San Domenico, e abbiamo visitato la Cappella Sansevero un fiore all’occhiello del patrimonio artistico
italiano. Questa Cappella/Museo, voluta dal settimo principe di Sansevero, è
famosissima per la scultura marmorea del Cristo
Velato, un’opera così affascinante e unica nel suo genere che lascia senza
fiato anche gli animi meno affini all’arte. Si tratta del corpo del Cristo morto
coperto da un velo di marmo talmente realistico da dare l’impressione di essere
un lenzuolo vero; addirittura si possono scorgere i solchi dei chiodi, la
magrezza del costato e ancora la vena ancora pulsante sulla fronte. Non si può
visitare Napoli senza vedere quest’opera favolosa. La Cappella è mozzafiato perché
è un tripudio di arte, sculture che simboleggiano le Virtù, pavimenti labirintici e inquietanti Macchine Anatomiche. Su di
essa aleggiano tantissime storie, a metà tra l’occulto e le logiche massoniche.
Dopo la Cappella Sansevero ci siamo
dirette verso la Chiesa di Sant'Angelo a Nilo situata tra Piazza San Domenico e Via Mezzocannone, che racchiude un’opera
scolpita da Donatello e Michelozzo, aperta al pubblico proprio in occasione
della giornata di primavera FAI. La stessa Piazza San Domenico Maggiore è un
luogo storico/artistico importante perché simboleggia il limite orientale della
città greca di Neapolis, perché è sede della omonima Chiesa, perché al suo
centro si erge un obelisco favoloso e perché è un luogo di incontro per tanti
ragazzi, turisti e amanti della sfogliatella di Scaturchio.
E’ incredibile quante meraviglie artistiche si trovino
in quella zona. Non basterebbe questo post, tanto meno questo blog per descriverli
eloquentemente.
Proprio in piazza io e T. abbiamo preso un aperitivo con M., una
mia carissima amica dell’università, ragazza intelligente, blogger deliziosa e
fashionista ad altissimi livelli poi siamo andate verso il lungomare per
gustare un delizioso pranzo. Sole, profumo di mare, risate e soprattutto gente,
vita che pulsava e sapeva di primavera.
Tutto questo e molto altro ancora è
Napoli. Ogni volta che ci vado mi accorgo sempre più quanto sia vera e misteriosa,
elegante e maliziosa, da bere tutta d’un fiato e a piccole dosi. Credo che ogni
persona porta una città nel cuore: il mio è colmo di lei, perché merita tanto
affetto e merita di essere conosciuta di più, perché è semplicemente più di quello che si
legge o si sente sulle cronache. Inutile dire che dopo il giro artistico e il
pranzo gustoso, le tappe successive sono state le vie dello shopping, ma di
questo ne parlerò un’altra volta. Adesso devo lasciarvi, ma spero di potervi
descrivere Napoli e altre sue meraviglie in maniera degna, sorridente e farvela
apprezzare in tutti i suoi lati positivi e al di là di quelli negativi.
P.S. Auguri a quella super cervellona di mia cugina T. che oggi è dottoressa BIS! Sembrava ieri che ci scambiavamo le mollette sul terrazzo di casa nostra :))
Hi Steve, thank you for following me :)
RispondiEliminaPurtroppo ci sono molti luoghi comuni su alcune città, e la gente del posto non aiuta a cambiare opinione. Ma hai ragione, Napoli è una gran bella città!
RispondiEliminahttp://pensierinviaggioo.blogspot.it
In ogni luogo ci sono persone giuste e persone meno giuste, ma al di là di questo, credo sopratutto che i media influenzino tantissimo l'opinione pubblica: se uno scippo o una violenza viene subita a Milano, a stento si nota un trafiletto sul giornale. Se succede a Napoli, baraonda totale su giornali, tv locali e nazionali. Fa molto più rumore, è molto più appetibile come "notizia". Ma con questo non voglio dire che Napoli non sia una città difficile, anzi è molto, molto complessa...
EliminaComunque mi fa piacere che ti piaccia tanto :))
Io vivo a Bari, e sono ben consapevole dei pregiudizi che ci sono anche sulla mia città. Eppure più di un barese è stato vittima di furti (ad uno addirittura hanno sfondato la macchina e rubato tutti i bagagli, nuovi acquisti compresi!) proprio a Milano, uno dei fiori all'occhiello della nostra penisola.
EliminaIo stessa ammetto che dopo aver lavorato per alcuni napoletani sono rimasta shockata per le loro cattive maniere e per la scarsa legalità con cui agivano. Eppure non possiamo fare di tutta l'erba un fascio. Il marcio è ovunque.
Credo sia giunto il momento di rivalutare credenze e concezioni.
Un abbraccio
Manuela
http://pensierinviaggioo.blogspot.it